La pompinara

Dal libro "La trattoria" di Michele Scaperrotta




Nella via viveva la puttana del rione, non troppo distante dalla trattoria.
Si sa che ogni rione ha la sua, chi dichiarata, chi mormorata, chi nascosta, ma c’è di certo!
Come la chiesa col suo campanile, pure lei non può mancare.
Poi lo si nega, la si disprezza, se ne parla sempre male di simili persone, fatto sta che se volevi sapere le misure del 90% dei cazzi del rione bastava che andassi da lei e ti sapeva dire, tutto anche la posizione dei nei laggiù.
Il mondo gira così.
Non si può certo ammettere pubblicamente d’esser stati dalla Loredana la puttana della via?
No, negare sempre.
Lei, una bella donna, si diceva che fosse di origine slava.
Fuggita in Italia in cerca di fortuna.
Qui si sa, brava gente, ma se non hai ne’ arte e ne’ parte che fai?
Muori di fame? No!
Lei aveva subito messo in pratica sulla sua pelle il concetto altamente filosofico: il fine giustifica i mezzi.
Non è che ne fosse tanto consapevole, perché a cultura era scadente, ma questa era l’unica alternativa.
Eccola nel mestiere più antico del mondo: la puttana.
Era bella, i clienti, nonostante il continuo parlare , non mancavano.
Pare che gli uomini che vanno a puttane aumentino sempre.
Chissà se perché sono maiali di loro, scritto nel loro dna. Oppure le mogli un spintarella la danno.
Ben contente di delegare a ‘quelle’ perché dopo un po’ ne hanno le palle piene della solita minestra.
Ci si aiuta come si può!
Insomma la Loredana non aveva mai crisi di lavoro e alla trattoria gli uomini si sarebbero fatti tagliare una mano piuttosto che ammettere che erano stati da lei.
Ma chi? Io? con quella zoccola?
Ma su via un po’ di dignità e poi ho famiglia!
I più giovani, diciamo alle prime armi, la soprannominavano la pompinara, effettivamente ti faceva certi pompini da sballo!
E chi di noi ragazzi non ha iniziato in quella via con la pompinara?
Quasi tutti!
Certo il dubbio se ti funziona ce l’hai, se sei capace, se sei ok, la cosa più semplice era iniziare, provare, con lei, poi se va ‘male, è sempre una puttana, no?
Non ne esci umiliato.
Ma difficilmente andava male con Loredana, lei con i novizi aveva arte e delicatezza.
I pompini erano la sua specialità; con i novizi poi era divina, delicata, a volte si lasciava andare e con 50 lire di supplemento ingoiava pure lo sperma.
Il massimo della goduria per chi inizia a conoscere la vita del sesso!
Lei non si tirava mai indietro anzi, ti invogliava alla conoscenza delle mille sfumature del sesso, non era in quei momenti una puttana, ma una maestra attenta a farti apprendere il meglio senza traumi, direi.
Ora che ci penso forse avremmo dovuto pagarla noi per il suo insegnamento amoroso e perfetto.
Che gran donna!
E che ricordi io, nessuno mai, che era stato ‘svezzato’ da lei aveva da ridire.
Anzi quando avevano ‘fatto’ ed uscivano da casa sua continuavano a ripetere: “troppo troia!
Ci devo tornare!
Devo procurarmi altre mille lire, la tariffa!”
Era pure a buon mercato se pensi che in fondo ti apriva la vita del piacere, del bello della vita e lo faceva con amore, con professionalità direi.
Che fortuna che vicino alla trattoria ci fosse quella Slava, era proprio una grande puttana, una grande donna!
A buon mercato!

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