Dal mio libro: "La trattoria"


“Il borghesuccio scoppiato”




In ogni rione c’è il cretino!
Essere amico di qualcuno non è facile.
L’amicizia è sorella dell’amore quindi un sentimento difficile, difficoltoso da coltivare: prima o poi viene messo in discussione, non sempre da te, magari dall’amico.
Io ormai mi son elaborato la teoria del solitario almeno litigo con me stesso se ce n’è bisogno a volte.
Tutte le volte che mi illudevo di averne trovato uno ero felice e soddisfatto ma poi finiva sempre con rancori, invidie e malintesi.
E allora, come dice il proverbio, meglio soli che male accompagnati.
Gli unici amici miei sono cani, gatti, sassi, piante, cielo, mare, aria e tutto quello che mi circonda che io non posso in alcun modo, involontariamente offendere, e da loro essere offeso.
Triste! Non sempre ti ci abitui, in fondo va bene.
Sei al di fuori e puoi vedere con maggiore realismo il mondo che ti circonda.
L’amico che in assoluto mi ha ferito lo definisco un cretino anzi “un borghesuccio scoppiato”
Dove sto io abbiamo, per nostra fortuna, un sistema di prevenzione sanitaria che sembra funzionare, almeno io ho avuto una esperienza estremamente positiva.
Era un giorno che definirei normale, solita noia quotidiana.
Verso le 13 rientro e ritiro la posta dalla cassetta delle lettere.
Tra le varie una dell’ospedale, l’aprii subito con interesse.
Sintetizzo: “Abbiamo riscontrato, dall’esame delle feci da lei fatto, che c’è del sangue occulto.”
Apriti cielo, il cuore batteva, la paura mi assaliva.
Che è sta roba.
Ma che vogliono questi?
Non hanno un cazzo da fare?
E con stizza gettai la lettera sul mobile, continuai a fare le mie ‘cose’: preparai la tavola, l’apparecchiai, presi del formaggio dal frigorifero, ma stranamente non avevo voglia, non avevo fame.
Ma che sia colpa di quella cazzo di lettera?
Mentre elaboravo le mie ‘seghe mentali’ sento squillare il telefono.
Che palle, pensai, le solite venditrici, questa è l’ora, di solito!
Ma presi la cornetta.
“Pronto, il signor Giovanni?”
“Si sono io”
“Senta sono il medico che le ha analizzato le feci, lei dovrebbe fare una colonscopia per valutare se si riscontra qualcosa nel colon, mi dica in quale ospedale preferisce fare l’esame”
Ero frastornato.
Ma che cazzo dice questo.
Io devo mangiare il formaggio e questo mi rompe con che cosa?
Dove voglio farmi mettere la canna nel culo.
Ma chi è? Cosa vuole?
Un lungo respiro ma mi ripresi, forse avevo capito!
Questi sospettano un cancro nel culo.
Son finito!
Basta chiacchiere al bar con amici.
Fine delle mie corse tra le sue cosce.
I figli, il cane, le piante, il cielo……..tutto finito!
In un attimo avevo capito, ero solo, terminava li la mia corsa, in questo pianeta che ora non mi sembrava più di merda, ma bello estremamente bello.
“Si” risposi.
“Mi dica lei quando e dove”
Mi fissò la visita per la settimana successiva all’ospedale della mia città.
Mi diede le istruzioni del caso, gentilissimo e professionale.
“Buongiorno”
Ero stato servito!
Da un esame che giudicavo inutile uno sperpero di soldi avevo invece un riscontro preoccupante, da non dormire più serenamente.
Non volevo divulgare la cosa, volevo parlarne solo ad esame fatto.
Era inutile fasciarsi la testa prima del tempo e scaricare ad altri la mia paura, ansia.
Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare diceva la vecchia.
Improvvisamente ero cambiato, all’istante, con una velocità impressionante.
Quello che un attimo prima era ovvio, razionale ora mi sembrava inutile, stupido e il pensiero sempre la e se veramente c’è che faccio?
Vabbè sistemerò tutto, non voglio lasciare rogne a loro.
Aggiusterò le carte, i documenti in modo che non abbiano modo di criticarmi anche da morto.
Gli amici, dico o non dico, ma in fondo quelli si sono amici, vengono al tuo funerale, gli scoccerà pure.
Ti immagini se quel giorno poi piove, che rottura per loro!
Poi i commenti del cazzo.
Era bravo, un po’ particolare, un caga balle a volte ma corretto.
Oppure qualcuno, finalmente che è morto!
Era un orso con tutti, meglio perderlo che trovarlo, quello! Un violento, gridava sempre, un sacramento mica da ridere.
Ero travolto da questi pensieri insignificanti e stupidi.
Che giornate di merda aspettando il verdetto.
E come al solito gli amici ti stanno vicino in questi momenti.
Palle! Veramente palle!
Non aspettarti gratitudine da loro, anzi scoprirai che quelli che non consideravi, quelli che trascuravi magari sono i più comprensivi, i più vicini a te e che loro stessi hanno, in silenzio, superato prove terribili
E tu non hai fatto assolutamente niente per loro.
Li hai trascurati alla grande, preso dalle tue cose importantissime, che invece erano, col senno del poi, delle emerite cagate!
Ma almeno da lui che ha trascorso giorni, mesi, anni assieme, con gli stessi problemi di lavoro, di crescita dei figli, insomma le stesse problematiche di vita ti saresti aspettato un qualcosa di speciale, una comprensione particolare e invece……..
I migliori amici sono quelli che fritti in padella vedi chi salta più in alto, diceva la vecchia.
Degli stronzi, indifferenti e stupidi!
A me è successo!
Probabilmente non erano amici, può darsi.
Uno in particolare, tutto educato, prego scusi si accomodi, sempre in prima fila a chiederti se hai bisogno: dimmi, telefonami, arrivo, volontario di qua, volontario di là, rivedere!
Ma va a cagare, stronzo infinito!
Non sai neppure lontanamente cosa voglia dire la parola amico.
Come ci si sente quando hai il timore di un brutto male!
Al 100% , tu sei solo, non ti frega molto se anche altri soffrono, tu sei tutto in quel momento.
Diventi estremamente esigente, hai bisogno di aiuto, non si tratta di cazzate ma della vita, la vita che potrebbe lasciarti con le tue cose belle o brutte, ma la vita è tutto!
E non puoi più scegliere tu ma lui, il tuo maledetto male!
Mi ritrovo con quella specie di amico al bar. Un borghesuccio scoppiato, piccolo, piccolo, mediocre, insignificante. Solite chiacchiere poi si cade nel discorso della salute e allora con gran dispiacere gli comunico che non sarò li al bar con lui per un po’ di tempo perché ho da fare questi esami del cazzo e se mi va male è un casino infernale.
Mi aspettavo che mi tranquillizzasse e invece sto coglione mi risponde, con un sorriso nascosto, ma che gli leggevo negli occhi: menomale che è capitato a te, a me no!
Pensa che anche un mio amico ha avuto un tumore al colon, gli ne hanno tolto circa 30cm ed ora sta da dio!
In quel momento ho capito il sentimento dell’odio.
Si, avevo provato ad odiare un essere meschino, senza cuore e testa.
“ok” gli risposi e mi alzai dal tavolo.
“Hai ragione”, si guarisce.
“Ciao” è tardi
“devo andare”
Ora che tutto è finito e ringrazio il padreterno che ho avuto culo, non mi ha voluto per questa volta, al pensiero di aver diviso parte del mio tempo con un essere così spregevole, mi ritornano i brividi di rabbia!
Un borghesuccio scoppiato, ma che dico rimbambito!

continua..........

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