Un amico dice
Non per sembrare pedante, però:
Luigi Einaudi, presidente della Repubblica in altri tempi, molto altri, prima di accettare formalmente l'incarico, lui uomo di banca e di finanza, per evitare che potessero nascere dei dubbi sul suo comportamento da Presidente e si potesse parlare di conflitti d'interesse, aveva provveduto a vendere tutto il suo portafoglio di titoli azionari, acquistando da allora in avanti solo titoli di stato. Lo stesso è rimasto nelle cronache perché se doveva affrancare la sua corrispondenza privata mandava un commesso a comprare dal tabaccaio i francobolli con i suoi soldi per non pesare sul bilancio dello Stato.
Queste cose oggi non si possono dire, perché un simile personaggio passerebbe per un ridicolo deficiente, uno stupido cretino capace solo di muovere a compassione e di far ridere la gente.
Oggi ci meritiamo ben altri rappresentanti, tipo il "Trota" e qui mi fermo con i nomi, ma ce ne sarebbero da fare...
Luigi Einaudi, presidente della Repubblica in altri tempi, molto altri, prima di accettare formalmente l'incarico, lui uomo di banca e di finanza, per evitare che potessero nascere dei dubbi sul suo comportamento da Presidente e si potesse parlare di conflitti d'interesse, aveva provveduto a vendere tutto il suo portafoglio di titoli azionari, acquistando da allora in avanti solo titoli di stato. Lo stesso è rimasto nelle cronache perché se doveva affrancare la sua corrispondenza privata mandava un commesso a comprare dal tabaccaio i francobolli con i suoi soldi per non pesare sul bilancio dello Stato.
Queste cose oggi non si possono dire, perché un simile personaggio passerebbe per un ridicolo deficiente, uno stupido cretino capace solo di muovere a compassione e di far ridere la gente.
Oggi ci meritiamo ben altri rappresentanti, tipo il "Trota" e qui mi fermo con i nomi, ma ce ne sarebbero da fare...
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