Arrabbiarsi
La tua ipocrisia la davo per scontata
Pure la tua cattiveria non mi era così strana,
anzi normale, dovuta, in questo mondo di sopravvissuti
Ma non nego che uno strano attorcigliamento intestinale
mi prende ancora, unito ad un prurito alle mani
e un desiderio inafferrabile di urlarti: quanto sei idiota!
Ma ho un dna sano, ben educato, quindi lascio che il fegato ingrossi
Ciao Vita quotidiana, scusa non ti avevo vista
Hai forse ascoltato la mia ultima elucubrazione?
Scusa!
Tu sei bella, dolce e buona
Stavo solo parlando di quel tizio che passeggia laggiù col suo cane
solite cose Michele Scaperrotta
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